Demetra Art Advisor
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Il mercato dell’arte secondo la visione del mondo finanziario



Il mercato mondiale dell’arte vale circa 45 miliardi di dollari al 2016  con Europa e Americhe (UK e USA in primis) come leader.












Grazie a un miglior accesso alle informazioni rispetto al passato, si rileva un progressivo abbandono delle aste pubbliche in favore delle negoziazioni private, in grado di garantire maggior privacy.
















Pur permanendo il fattore emotivo, l’opera d’arte costituisce un’opportunità di investimento e diversificazione, con tre fattori distintivi: scarsa liquidità (ha un’unicità intrinseca), dividendo estetico (il piacere garantito dal solo possesso dell’opera) e incertezza sul prezzo.

Prezzi e performance dipendono da vari fattori: oggettivi (provenienza, stato di conservazione…) e indotti (esposizioni periodiche, rappresentanza di gallerie, favore dei dealer…).Il principale luogo di formazione dei prezzi è tuttora la vendita all’incanto e in alcuni casi i valori sono sensazionali. Sul fronte delle rivalutazioni si segnala il Gradiva di Dalì, acquistato nel 1995 per 55 mila dollari e rivenduto nel 2015 per 1,21 milioni.

L’acquisto di un’opera dal valore destinato auspicabilmente a crescere qualifica l’odierno mercato dell’arte. Per definire un valore corretto e ottimizzare l’allocation, una valutazione periodica dell’asset è fondamentale; una combinazione di Net Asset Value (metodo di valutazione delle quote dei fondi immobiliari) e Value at Risk (criterio di valorizzazione delle attività finanziarie su diversi orizzonti temporali) sembra essere l’approccio più idoneo.

Al 2015-2016 risale la proposta di una Borsa europea per le opere d’arte: un mercato regolamentato per i proprietari intenzionati a vendere quote del proprio asset.

I paesi anglosassoni offrono intanto diverse soluzioni finanziare con l’arte vista come collateral: si tratta di finanziamenti garantiti da opere d’arte, che mostrano alta variabilità e costi elevati. Gli utenti tipo sono due: collezionisti/imprenditori in cerca di liquidità >funzionale e collezionisti/imprenditori che vogliono estinguere debiti pregressi.




Top 10 Vendite all’Asta di Opere d’Arte nel 2016 Tefaf Art Market Report 2017


Ad oggi nel nostro paese l’offerta di istituti bancari e società di wealth management si circoscrive a servizi di art advisory standard, quali supporto alla valutazione e consulenza assicurativa/fiscale. In Italia, decimo paese al mondo per vendite all’asta (140 milioni di dollari nel 2016), la marketability delle opere di maggior valore incontra dei freni (obbligo di notifica, diritto di seguito, imposizione tributaria, uso come spia per accertamenti fiscali…). In aggiunta, l’oggetto d’arte è di non facile lettura per i non addetti ai lavori e scarsamente appetibile per gli istituti di credito in caso di default.

Si rende dunque auspicabile la figura di un trait d’union tra istituzioni finanziarie e mercato capace di garantire: al collezionista rapidità di accesso alla liquidità, agli istituti di credito l’individuazione di un promissario acquirente del bene oltre all’ampliamento della base clienti. I requisiti dell’intermediario spaziano tra indipendenza, padronanza delle dinamiche di fondo, vision imprenditoriale e competenze trasversali.


Quando rivolgersi all’ art advisor


La conoscenza dei mercati e le loro dinamiche sono il presupposto ineludibile affinchè l’investimento nell’acquisto di un opera produca nel tempo il giusto rendimento e possa rappresentare un efficace strumento di diversificazione del patrimonio.


Nell’ambito di un progetto economico finanziario legato alla formazione di una collezione, la sensibilità e l’amore per l’arte non possono sostituirsi alla competenza e alla visione di un advisor abituato

a misurare e comparare i rialzi ed  ribassi degli artisti e a confrontarsi con  le oscillazioni dei mercati.


Demetra Art Advisor assiste i propri clienti muovendosi con competenza, discrezione e professionalità.

potendo contare in oltre 30 anni di attività su una fitta rete di informazioni e su un importante portafoglio relazioni nell’ambito del collezionismo privato, d’impresa e del settore bancario.



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